FAQ – Rispondiamo alle tue domande più frequenti

Techem è sempre a disposizione dei Clienti e dei Residenti per fornire maggiori informazioni utili a generare consapevolezza e migliorare i comportamenti individuali a favore del risparmio e dell’efficienza energetica.

  • Contabilizzazione e ripartizione dei consumi

Per quanto concerne la contabilizzazione del calore, si segnala che l’art. 26 comma 5, della l. n.10/91 recita testualmente: “Per le innovazioni relative all’adozione di sistemi di termoregolazione e di contabilizzazione del calore e per il conseguente riparto degli oneri di riscaldamento in base al consumo effettivamente registrato, l’assemblea di condominio decide a maggioranza, in deroga agli articoli 1120 e 1136 del codice civile”. In merito a questo è bene osservare che in altri punti della stessa legge, per altri interventi considerati dalla stessa legge, il legislatore fa riferimento a maggioranze diverse che considerano anche le quote millesimali, mentre su questo punto è stato tralasciato qualsiasi riferimento esplicito a maggioranze diverse da quella delle teste presenti all’assemblea regolarmente convocata.

Il periodo di conteggio è il lasso di tempo analizzato per la determinazione dei consumi. Abitualmente per il riscaldamento decorre dal 1°maggio al 30 aprile dell'anno successivo mentre per l'acqua fredda coincide con l'anno solare.

Le spese vengono ripartite in quota parte su base millesimale (consumo involontario) ed in quota parte in base ai consumi rilevati dai dispostitivi (consumo volontario). I costi di base rappresentano la quota di consumo involontario, ovvero non dipendente dal consumo totale rilevato dai vostri dispositivi.

La quota percentuale viene determinata sulla base del progetto UNI 10200 (laddove presente) oppure determinata in sede di assemblea condominiale.

Le spese vengono ripartite in quota parte su base millesimale (consumo involontario) ed in quota parte in base ai consumi rilevati dai dispositivi (consumo volontario). I costi di consumo sono la quota di consumo volontario, ovvero dipendente dal consumo totale rilevato dai vostri dispositivi di tutto il condominio. Il dettaglio del consumo individuale è presente alla voce “Unità Cal.”.

La quota percentuale viene determinata sulla base del progetto UNI 10200 (laddove presente) oppure determinata in sede di assemblea condominiale.

I ripartitori si azzerano annualmente a una data prestabilita. Al fine della massima trasparenza tutti i ripartitori devono avere come valore di partenza una lettura nulla.

Si prega di contattare l’Amministratore se si desidera visualizzare le fatture dei costi ripartiti. Techem prepara le ripartizioni per conto del condominio e non può fornire alcuna informazione su di esse.

I valori di lettura di un ripartitore di calore non sempre forniscono informazioni sui costi di riscaldamento effettivi sostenuti. Nel caso dei sistemi di riscaldamento centralizzato, la fatturazione è suddivisa tra i costi di base dell'impianto di riscaldamento in tutto l'edificio e i costi di consumo individuale. Parte dei costi di riscaldamento sono riconducibili esclusivamente al fatto che l'impianto di riscaldamento è in funzione. Sorgono anche quando nessuno si riscalda. I costi di riscaldamento possono essere più elevati rispetto all'anno precedente, poiché i costi energetici potrebbero essere aumentati o perché sono state effettuate riparazioni durante questa stagione di riscaldamento. Quindi i costi di riscaldamento delle singole parti aumentano, anche se le loro letture sono state inferiori rispetto all'anno precedente.

La richiesta di aggiornamento dei nominativi va inviata dall’Amministratore del condominio direttamente a Techem al momento del subentro. In questo caso è necessario rivolgersi all'Amministratore e richiedere la modifica.

Le letture dei dispositivi ed i conteggi sono oggetto di un contratto tra l'Amministratore di Condominio e Techem; i residenti devono far riferimento all'Amministratore per richiedere informazioni sui conteggi. I consumi sono monitorabili da ciascun residente attraverso la lettura ottica dei dispositivi che presentano il consumo "in chiaro" ovvero visibile sul display dell'apparecchio in tempo reale.

Per richiedere l'accesso al Portale Utenti bisogna rivolgersi all'Amministratore di Condominio.

Prodotti

Un ripartitore dei costi di riscaldamento è un dispositivo di misurazione ausiliario utilizzato per registrare i valori di consumo per il calcolo dei costi di riscaldamento. Si parla di dispositivo di misurazione perché il ripartitore di calore non mostra unità fisiche ma unità adimensionali. Queste unità rappresentano il consumo proporzionale al consumo totale dell'edificio. I costi di riscaldamento individuali per residente possono essere determinati solo calcolando il rapporto tra più contabilizzatori di calore simili in un edificio con più appartamenti.

I ripartitori elettronici dei costi di riscaldamento di Techem sono costituiti da una base termo-conduttiva e da un circuito elettronico con display. Hanno un sistema a due sensori: il primo sensore misura la temperatura della superficie del radiatore attraverso la parte inferiore, il secondo sensore misura la temperatura dell'aria ambiente. Il consumo di calore proporzionale viene calcolato dalla differenza di temperatura determinata da questo e dai dati specifici del radiatore memorizzati nel dispositivo. Ciò si traduce in una registrazione più precisa rispetto ai sistemi con un solo sensore di temperatura.

Ciò dipende da vari fattori, ad esempio dal tipo di radiatore o dalla sua altezza e larghezza.

Di norma, tuttavia, il ripartitore di calore viene installato al 50 percento della lunghezza complessiva e al 75 percento dell'altezza complessiva del radiatore.

Vedi manuale di utilizzo 

La lettura viene eseguita dall'esterno dell'appartamento in due modalità: "walk-by" o da remoto, tramite tecnologia wi-fi. In modalità walk-by, un operatore munito di palmare ed antenna eseguirà la telelettura in prossimità del condominio e/o vano scale senza ingresso presso l'abitazione. Con la modalità da remoto, i raccoglitori dati installati nei locali comuni dello stabile riceveranno giornalmente i dati di lettura che saranno inviati al centro di controllo. In questo caso i residenti, collegandosi al portale Techem, potranno giornalmente monitorare l'andamento dei consumi.

Se durante la lettura "walk-by", l'operatore dovesse riscontrare una mancata lettura di un dispositivo installato presso l'appartamento, lascerà una copia del modulo "MANCATA LETTURA" nella cassetta della posta.

Il residente compila i campi richiesti dal modulo ed invia una copia alla mail o al numero.

Vedi manuale di utilizzo 

La testina sta lavorando correttamente. L'ambiente ha raggiunto la temperatura impostata e il termosifone si sta raffreddando poichè la valvola è in chiusura.

La valvola non sta lavorando correttamente. È necessario un intervento tecnico per ripristinare il corretto funzionamento del termosifone.

  • Stazioni di ricarica veicoli elettrici e ibridi

Quando si carica un'auto elettrica, si dovrebbe prestare particolare attenzione a garantire che la rete elettrica e tutti i componenti non siano sovraccaricati dal processo di carica. Per questo motivo, solo professionisti qualificati possono installare e mettere in funzione le stazioni di ricarica in modo sicuro. Inoltre, le stazioni di ricarica devono essere registrate o addirittura approvate dal gestore della rete elettrica responsabile. Con un partner come Techem potrete gestire in modo semplice e comodo tutte le attività relative all’installazione della stazione di ricarica per il vostro immobile.  

E' possibile caricare un'auto elettrica collegandola ad una normale presa di corrente, tuttavia il cosiddetto cavo di ricarica “Schuko” deve essere utilizzato solo per la ricarica di emergenza poichè non è stato progettato per lavorare a potenze elevate per molte ore consecutivamente. Potrebbero sorgere dei problemi di sicurezza che avrebbero impatti sia sull'impianto elettrico, sia sull'auto. E' necessario quindi installare una stazione di ricarica (wallbox o colonnina) su un impianto elettrico opportunamente dimensionato. 

No. Esistono due principali fattispecie.

Se il box/posto auto è alimentato attraverso il contatore domestico della propria abitazione non è necessario richiedere contatori aggiuntivi ma eventualmente effettuare un aumento di potenza oppure installare il dispositivo di gestione dei carichi che modula la corrente di ricarica della wallbox sulla base dei consumi degli elettrodomestici della propria abitazione.

Se il box/posto auto è alimentato da un contatore condominiale, ci si può collegare a questo, a patto di avere un sistema interno od esterno alla wallbox che contabilizzi l’effettivo consumo della stazione di ricarica che dovrà essere rimborsato al condominio.

Se l’installazione avviene in un posto auto privato e senza che ci siano lavori sulle parti comuni, non è necessaria alcuna autorizzazione da parte del condominio. Qualora, invece, fossero necessari dei lavori sulle parti comuni dell’edificio o sia necessario connettersi al contatore condominiale, è necessaria l’autorizzazione dal parte del condominio.

Per essere approvata, la delibera di autorizzazione necessiterà del consenso di 501 millesimi su 1000 e della maggioranza in numero dei condomini (ad esempio 4 condomini su 6 totali del condominio). Quanto agli edifici esistenti, se si volesse proporre l’installazione di colonnine di ricarica elettriche, le opere edilizie per l’installazione delle infrastrutture di ricarica elettrica dei veicoli in edifici in condominio sono approvate dall’assemblea di condominio, in prima e in seconda convocazione, con le maggioranze previste dall’articolo 1136, commi 1, 2 e 3 Cc”. Per l’effetto, in seconda convocazione risulta sufficiente un quorum di 333 millesimi oltre alla maggioranza degli intervenuti.

Cosa succede se l’assemblea non approva?

In ipotesi di mancato assenso da parte dell’assemblea, il singolo condòmino, entro tre mesi dalla richiesta fatta per iscritto, può comunque installare i dispositivi a proprie spese, purché il nuovo impianto non danneggi le parti comuni, non alteri la sicurezza e il decoro dell’edificio, non ostacoli altri comproprietari nell’uso delle parti comuni.

È previsto anche il diritto di partecipazione degli altri condòmini successivamente alla installazione da parte del singolo?

Sì, il che opera secondo i princìpi previsti dall’articolo 1121 c.c., nel senso che i condòmini potranno partecipare in un tempo successivo all’innovazione, contribuendo alle spese di esecuzione e di manutenzione dell’impianto. 

La tecnologia installata da Techem è flessibile. Questo ci permette di rispondere ad esigenze in continua evoluzione, ottimizzando il processo di ricarica. Anche in situazione di ampliamento ed evoluzione della stazione di ricarica è garantita la ripartizione dei costi di consumo secondo l’effettivo utilizzo della colonnina da parte di ogni residente.

La corrente viene contabilizzata e ripartita tramite il contatore elettrico integrato nella stazione di ricarica, che è direttamente collegato a un sistema di registrazione (utile per la contabilizzazione e ripartizione). L'autenticazione tramite RFID (Radio Frequency Identification) permette un'assegnazione precisa del consumo al singolo utilizzatore. Ciò significa che anche nel caso di parcheggi condivisi, il consumo viene assegnato ai singoli utenti in modo puntuale e trasparente.

Techem come partner si propone di ridurre al minimo l’impegno da parte dell’Amministratore o del residente per l’analisi, l’installazione e la gestione delle stazioni di ricarica per auto elettriche ed ibride. Abbiamo un’offerta completa di pacchetti in grado di soddisfare le esigenze più comuni; siamo altresì pronti a formulare dei progetti ad hoc per incontrare specifiche esigenze dell’immobile.  

Il costo è quello del contratto di fornitura della propria abitazione o del condominio qualora ci si connetta alla linea condominiale comune. Ipotizzando un costo di 0,3 €/kWh e una capacità della batteria di 50 kWh, il costo di un “pieno” è pari a circa 15 €. 

Fattori importanti per il tempo di ricarica di un'auto elettrica sono la potenza di ricarica della colonnina di ricarica, il caricatore installato nel veicolo e la capacità della batteria dell'auto elettrica.   

Non è necessario scaricare e caricare completamente la batteria di un’auto elettrica ma sono possibili “rabbocchi” parziali e non è necessario staccare il cavo una volta terminata la ricarica poiché il caricatore si spegne automaticamente.

NO, la procedura di ricarica è sicura e, sia le wallbox, sia i cavi, sono progettati per poter ricaricare anche in condizioni atmosferiche non ideali.

La mobilità sostenibile è un tema di grande attenzione a livello nazionale e sovranazionale. Sono possibili incentivazioni governative a favore dell’installazione delle stazioni di ricarica, così come alcune Regioni offrono dei contributi aggiuntivi. Per essere sempre aggiornati è utile consultare i portali nazionali e regionali.